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30/11/05     Sant'Andrea.
Questa volta mandiamo tantissimi auguri di Buon Onomastico a tutti gli Andrea che ci seguono, in particolare al papà di Gianna, al suo nipotino, al mio cugino di Albenga e ad un caro amico di Minervino. Anche il mese di novembre è finito e nell'aria c'è un po' di malinconia. Si avvicina il Natale e sarà il primo che passeremo lontano da casa. Anche perchè molti italiani che sono qui si recheranno in Italia per le feste e noi saremo ancora più soli. In giro, per giunta, l'aria natalizia si accentua sempre di più. Tutte le case, i balconi, i giardini, stanno cambiando aspetto. Migliaia di lampadine multicolori e lampeggianti stanno dando una forma diversa agli oggetti, agli alberelli, alle finestre, alle strade. Nei supermercati c'è l'assalto agli scaffali stagionali, coloratissimi e pieni di palle, luci, addobbi, stelline, strenne di tutti i tipi e prezzi. L'aria è già satura di Jingle Bell, ed è già possibile incontrare Babbo Natale e farsi una foto con lui. Come lo passeremo noi, il Natale? Sicuramente in modo insolito e unico, ma ne riparleremo fra qualche giorno...

Francesca con i miei anfibi.


28/11/05     L'albero di Natale.
Qualche giorno di assenza a causa del computer che all'improvviso ci ha detto ciao e non ha voluto più saperne di accendersi. Si era preso un brutto raffreddore. Fortunatamente sono stato più testardo di lui e con pazienza certosina sono riuscito a rimetterlo in sesto. Mi è costato tutta la domenica, ma alla fine ha dovuto cedere alle mie lusinghe. Una bella lavata di capo, e adesso è mansueto come un cagnolino. Una che invece non ci pensa proprio da essere mansueta (e grazie a Dio) è Francesca che ogni giorno accentua quel suo caratterino. Abbiamo fatto l'albero di Natale. Un po' troppo presto, soprattutto per il fatto che Francesca ha trovato un nuovo passatempo, staccare le palline che sono disgraziatamente alla sua altezza. Le abbiamo provate tutte, con le buone, con le cattive (senza esagerare), ma lei non rinuncia. Appena giriamo lo sguardo, appena si sente emarginata, per attirare l'attenzione... zac ... e ne stacca un'altra. E ' un tormento. E se facciamo la faccia arrabbiata lei ci viene incontro con gli occhietti dolci, ci dà un bacino e mormora "mi ami?". Come si fa a non intenerirsi? Penso che a 16 mesi abbia già capito tutto su come vanno le cose e come ottenere quello che vuole. Poveri noi...

Francesca e l'albero di Natale.


25/11/05     Black Friday.
Il giorno dopo Thanksgiving si chiama "Black Friday", il Venerdì Nero. E' il giorno dei saldi per antonomasia. Al contrario che da noi, i saldi cominciano prima di Natale, appunto in questa giornata che ufficialmente dà inizio alla stagione delle feste natalizie. E' una data che la gran parte degli americani aspetta con ansia da mesi, perchè è la giornata dello shopping più sfrenato, incentivato da prezzi stracciati. La cosa interessante è che i saldi riguardano tutte le categorie merceologiche e non solo l'abbigliamento. I negozi di elettronica vengono invasi da acquirenti "invasati" che passano la notte all'addiaccio nell'attesa che aprano le porte. Anche Huntsville non si è tirata indietro. Alle 4:30 di stamani c'erano file lunghe centinaia di metri davanti ai centri commerciali, con una temperatura che oscillava intorno ai -5°C. Ingorghi e mancanza di parcheggio la facevano assomigliare a Roma nei normali giorni feriali. Naturalmente gli stock sono limitati e soltanto i primi fortunati hanno potuto acquistare computers, telecamere, televisori a prezzi incredibili, in media al 50% del loro valore nominale. E chi ha fatto inutilmente la fila, perchè non è rientrato tra i pochi eletti, non ha voluto tornare a casa a mani vuote, ed ha comprato "qualcosa, qualsiasi cosa, comunque". Anche noi non ci siamo tirati indietro e ci siamo recati in un paio di centri commerciali (in un orario comodo), ed abbiamo comprato qualche capo di abbigliamento, per tutti e tre. E Francesca non si è fatta pregare e si è subito ambientata nell'atmosfera comprereccia, esigendo orsacchiotti, scarpette e tutto quanto i suoi occhi hanno potuto inquadrare. Chissà che l'anno prossimo non mi metta anche io a fare la fila di notte per comprare "qualcosa, qualsiasi cosa, comunque". Una curiosità: perchè "Venerdì Nero"? Ci sono varie teorie: nero perchè così lo chiamano i commessi dei negozi esausti a fine giornata, nero per i commercianti perchè sono "costretti" a dimezzare i prezzi, nero come l'inchiostro con cui si fanno i conti per registrare gli incassi. Ogni scusa è buona per spendere (e guadagnare) money!

La regina degli shoppers.


24/11/05     Thanksgiving day.
Una giornata all'insegna dell'autentica tradizione americana! Il quarto giovedi di novembre si festeggia il famoso Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day). Una ricorrenza tipica americana che risale ai tempi dei primi coloni che al termine della stagione dei raccolti ringraziavano il Signore per quanto avevano ricevuto durante l'anno. La tradizione è molto forte e sentita da tutti, forse anche più del Natale. Tutti fanno festa. Anche i centri commerciali lasciano i loro dipendenti liberi di riunirsi in famiglia attorno alla tavola con i propri cari. A proposito di tavola, Ersilia e Paul sono stati così gentili da invitarci a partecipare al loro Thanksgiving Lunch con tutta la loro famiglia (in tutto eravamo 16 persone) e per noi è stato un onore accettare. Abbiamo così avuto la possibilità di saggiare gli autentici sapori e profumi della ricorrenza. Prima di cominciare a mangiare, Paul ha recitato la classica preghiera del Ringraziamento. Il menù è stato ricco e abbondante (deve esserlo sempre, per tradizione). Il protagonista è stato senz'altro il tacchino, tenero e buonissimo, ma non sono stati da meno anche tutti gli altri contorni: uova sode e olive, purè di patate con salsa (gravy) di tacchino, stuffing (pasticcio di pane e interiora di tacchino), sweet potatoes (pasticcio di patate dolci e noci), marmellata di cranberries (mirtilli), corn (mais), panini fatti in casa ripieni di burro e, come dessert, tre dolci tipici: una torta alla zucca (pumpkin), una torta alle noci americane (pecan) e una con panna e cioccolata. Tutto naturalmente accompagnato da ottimo vino. Oggi si festeggiava anche il compleanno di due nipoti dei padroni di casa (Ersilia e Joseph), entrambi diciassettenni. Un pranzo assolutamente differente rispetto a quello che si mangia di solito sulle tavole italiane, soprattutto per il frequente accostamento di dolce e salato. Ma tutto buonissimo. Ed intanto la televisione continuava a trasmettere parate (bellissima quella di New York) e partite di Football Americano.

Il tacchino di Ersilia.


23/11/05     Festeggiamenti.
Un'altra data importante, per l'Italia (25 anni fa ci fu il terremoto in Irpinia) e per due miei cognati. Giuseppe (tio Eppe per Francesca) oggi compie gli anni, se penso a quanti ne compie cado in depressione (ha ben 14 anni meno di me...). Buon compleanno, Giuseppe, beato te! Letizia, invece, oggi ha discusso la tesi e si è brillantemente laureata in Psicologia. Non so se era più emozionata lei o mio fratello Carlo, ma penso che sia sempre una grande soddisfazione e un sollievo raggiungere un traguardo tanto meritato e sospirato. Sono momenti che rimarranno scolpiti nella memoria. Congratulazioni Letizia! Comunque, francamente, spero di non avere mai bisogno di te...... o forse è già troppo tardi? Naturalmente scherzo, ma mi raccomando, metti da parte una bottiglia, quando torniamo ci devi offrire da bere!


Giuseppe con una piccolissima Francesca e la neo-dottoressa Letizia.


22/11/05     Biscotti.
Un saluto al caro amico Antonio di Roma, che ci segue da tanto tempo, e complimenti alle sue splendide bambine Enrica e Martina. Durante l'ultimo fine settimana mi sono dato alla cucina e in particolare ho provato a mettere in pratica una delle ricette che si trovano sulle confezioni dei biscotti del Mulino Bianco. Questa volta ho provato a fare "le campagnole" con la farina di riso e devo dire che il risultato è stato ottimo. Data la carenza di biscotti europei (in un solo negozio abbiamo trovato qualcosa simile agli Oro Saiwa) penso che ripeterò spesso l'esperimento. Anche Francesca ha apprezzato molto. A proposito di Francesca, fa sempre più l'attrice. Per attirare l'attenzione è capace di interpretare drammi e tragedie. Finge di cadere e farsi male, cerca di mettere tutto in bocca e se non ha nulla, fa finta di avere comunque qualcosa in bocca. Se proviamo a sgridarla lei si dispera e comincia a picchiarsi da sola, come se avesse mai visto qualcuno alzare le mani contro di lei o contro qualcun altro.

I miei biscotti.


20/11/05     Dubbi.
Il grande freddo ci ha graziati per un po' ma ha lasciato qualche strascico, Francesca si è raffreddata parecchio e le è salita di nuovo la febbre. Fortunatamente la temperatura alta è durata soltanto un giorno, ma resta il fortissimo raffreddore che non la fa respirare e le ha tolto l'appetito. Viene qualche dubbio sulla efficacia del vaccino antinfluenzale. Francesca, in sedici mesi di vita, è sempre stata bene, mai febbre, soltanto qualche raffreddore ogni tanto. Da quando ha fatto la vaccinazione contro l'influenza si è già ammalata due volte con febbre anche alta. Non sarà controproducente? Abbiamo l'impressione che riempirla di vaccini la stia indebolendo. Tremiamo soltanto al pensiero che fra una settimana dovrà fare il secondo richiamo. La tentazione di non sottoporla ad una nuova tortura è molto forte. Servirà a qualcosa? Sarebbe veramente gradito un consiglio da chi ha esperienza in merito. Se stiamo ad ascoltare gli Americani, questi ci vaccineranno anche contro il mal di denti e la miopia...

Francesca raffreddata ma sorridente.


17/11/05     Il grande freddo.
Questa volta partiamo con gli auguri di buon compleanno a zia Letizia (era ieri) e tanti auguri di pronta guarigione a zio Giuseppe. Il tema dominante degli ultimi due giorni è il freddo polare che ci ha colti all'improvviso. Martedì era ancora una giornata estiva, 27°C la temperatura massima. In serata si è scatenato il finimondo. Un temporale violentissimo con minacce di trasformarsi in tornado ci ha un po' preoccupati, se non altro perchè in televisione non si parlava d'altro. Si vedevano in tempo reale le immagini radar della tempesta che avanzava. Poi è finito tutto e la temperatura è scesa di colpo a -5°C. Non mi era mai capitato di subire uno sbalzo termico così repentino. E naturalmente il fisico non ha retto ed è subito arrivato il raffreddore. Oggi è stato come ieri (minima -5°C e massima 7°C), ormai l'estate e l'autunno se ne sono andati. Abbiamo dovuto di corsa mettere il piumone sul letto e tirar fuori dal closet (cabina armadio) i maglioni e i giacconi pesanti. Anche nei centri commerciali sta cambiando l'atmosfera. Gli scaffali che un paio di settimane fa erano dedicati ad Halloween ora sono pieni di addobbi natalizi. Nell'aria cominciano a sentirsi le note di Jingle Bell. Tra noi e Natale c'è rimasto soltanto Thanksgiving (il giorno del Ringraziamento), ma di questo ne parleremo prossimamente.

Francesca saluta tutti.


15/11/05     Saluti.
Tantissimi auguri a zia Anna che ieri ha festeggiato il suo compleanno. E' una delle persone a cui Francesca è più affezionata e le manca tanto, ogni volta che la vede nel computer ripete un suo gesto tipico, con la mano si accarezza i capelli. Questa volta non vogliamo parlare di noi ma vogliamo salutare e ringraziare tutti coloro che ogni tanto lasciano un graditissimo saluto nel nostro registro dei visitatori, e tanti altri che ci seguono quotidianamente e che ci hanno contattato per telefono, via e-mail, con Skype, e in video con Messenger e Eyeballchat, non solo da tutta l'Italia, ma anche dalla Francia, dal Belgio, dal Canada, dall'Argentina e dagli Stati Uniti. Salutiamo tutti coloro che ci seguono in questa avventura e che con il loro calore ci fanno sentire più vicini. Un benvenuto particolare a due nuove arrivate, due amiche di Gianna, Giusy e Emiliana di Cerignola che da ieri hanno cominciato a leggere queste pagine. Un bacione a tutti!

Gianna con Francesca spettinata.


13/11/05     Fort McClellan.
Giornata dedicata alla memoria dei caduti di tutte le guerre. In occasione della Festa delle Forze Armate, l'Ambasciata mi ha incaricato di rendere onore a tre soldati italiani (Rosario Spera, Giuseppe Iacoboni e Vincenzo Vernacchio), catturati durante la guerra d'Africa e morti durante la prigionia presso i campi di concentramento americani e sepolti a Fort McClellan vicino Anniston (Alabama) in un piccolo cimitero a 105 miglia (170 km) da Huntsville, dove sono sepolti anche 26 tedeschi. Uno dei tre soldati (Rosario Spera) ha una nipote (Kathryn Spera) che vive ad Atlanta e ogni anno viene a trovare lo zio. Ci ha raccontato che la famiglia di Rosario non sapeva dove fosse il loro caro fino a 8 anni fa quando lei finalmente lo trovò. Rosario lasciò una moglie che vive ancora in Sicilia e tre figli (che allora avevano 4 anni, 2 anni e 9 mesi). La cerimonia è stata breve e sobria. Ho deposto un mazzo di fiori su ogni tomba italiana e una corona sulla lapide che ricorda i caduti italiani. I tedeschi erano una cinquantina, mentre a rappresentare l'Italia eravamo soltanto noi tre. Io ho tenuto un breve discorso che pare sia stato apprezzato da tutti. Dopo la cerimonia è stato organizzato un rinfresco e tutti hanno potuto apprezzare le doti culinarie di Gianna che si è espressa ottimamente con una pizza rustica, un pan brioche e una crostata di nutella. La metà del tavolo che portava i colori italiani è stata presa d'assalto e in pochi minuti i tre vassoi sono stati svuotati. Anche se da soli, ci siamo difesi bene!

Gianna e Francesca con Kathryn Spera e il rinfresco.


11/11/05     Veteran's Day.
L'11/11 è una data speciale per due motivi: è il compleanno della zia Maria Giovanna (auguri!) e in USA si festeggia il Veteran's Day. E' una festa particolare perchè è nata per ricordare l'armistizio (Armistice Day) della prima guerra mondiale (firmato alle ore 5 del giorno 11/11/1918), e poi si è trasformato nella festa dei veterani di tutte le guerre. Tuttavia pur essendo una festa federale, viene osservata come autentica festa nazionale soltanto dai dipendenti statali, mentre tutte le attività commerciali funzionano come nei giorni feriali. Comunque alle ore 11 del 11/11 di ogni anno, ovunque nel paese ci sono parate di veterani che vengono onorati dalla cittadinanza. Praticamente è la festa che equivale al nostro 4 novembre, giorno in cui ricordiamo la firma del nostro armistizio, ricordiamo le nostre Forze Armate e l'Unità d'Italia in quanto con la prima Guerra Mondiale conquistammo anche la nostra piena Indipendenza. A proposito di indipenza... oggi abbiamo trascorso la giornata in un Mall (Centro Commerciale) a fare shopping, mangiare e far divertire i bambini. C'è un angolo, infatti, dove i bambini possono sfogarsi correndo, giocando, arrampicandosi in un'area protetta e osservata. Francesca ci ha fatto divertire. Si è scatenata anche lei insieme agli altri. Correva, giocava, si arrampicava, partecipava alle attività dei altri bambini spesso più grandi di lei, come se avesse sempre fatto quelle cose, eppure era la sua prima volta... Effettivamente sta crescendo, la nostra bambina, sta conquistando la sua indipendenza.

Francesca conquista l'indipendenza.


09/11/05     10° mese concluso.
Anche novembre è giunto al giorno 9, e così è terminato il 10° mese in USA. E' anche il complemese di Francesca, oggi ne compie 16. Piano piano sta guarendo, anche se la tosse non è ancora andata via. E' ancora molto capricciosa, vuole sempre stare in braccio alla mamma. Queste sono le occasioni in cui i bambini possono approfittare un po', ed essere un po' più mammoni del solito. Gianna in questo periodo è indaffaratissima. Tra le cure a Francesca, il corso di inglese, la macchina, la casa, le cene che continua ad organizzare (domani ce n'è un'altra) e la preparazione di un rinfresco per la cerimonia di domenica prossima (ne parleremo in seguito), non trova un attimo di respiro. Sono lontani i tempi (quando era appena arrivata) in cui si annoiava e non sapeva come trascorrere la giornata. Si fa voler bene da tutti, ha un bellissimo modo di proporsi alla gente. Tutti la cercano, le chiedono consigli, ricette, la chiamano anche soltanto per sentire una voce amica, sincera, allegra, ironica. E lei si prodiga con generosità. E' solare, positiva, simpatica, diretta, franca. Ringrazio di avere intrapreso questa avventura, perchè mi ha dato la possibilità di godere appieno degli aspetti più belli del suo carattere. Penso che se non fosse già mia moglie... me la sposerei!

Francesca sta guarendo.


07/11/05     Febbre.
Ieri è stata una giornata storica: per la prima volta in vita sua Francesca ha superato i 38°C di febbre. E li ha superati abbondantemente, infatti durante la notte scottava in modo esagerato ed ha raggiunto i 103 Fahrenheit (39.5°C). E' una tortura questa differenza di unità di misura. Bisogna tradurre non solo le parole dall'italiano all'inglese (e viceversa) ma anche i numeri! Stamattina l'abbiamo portata dal pediatra che le ha analizzato il sangue e in base ai sintomi ha diagnosticato una laringite. Poverina, avrà la gola in fiamme! Infatti non riesce a mangiare cibi solidi e si lamenta continuamente, piange con una vocina flebile flebile. Abbiamo passato praticamente due notti in bianco. L'agitazione in casa era notevole, non sapevamo che pesci prendere anche perchè queste cose accadono sempre di domenica, il dottore non era reperibile ma non si poteva considerare una situazione da pronto soccorso, così abbiamo dovuto aspettare il lunedì mattina. Ora la situazione è sotto controllo, la febbre è scesa e un paio di sciroppi dovrebbero essere sufficienti a curarle l'infezione alle corde vocali. Le farmacie sono la cosa più differente tra USA e Italia. Normalmente qui sono all'interno dei supermercati. Tutte le medicine che non hanno bisogno di prescrizione medica sono negli scaffali, tra la frutta, i biscotti e i detersivi. Quelli che invece vengono assegnate dal dottore (cortisone, antibiotici ecc.) sono allestite al momento dal farmacista che fa veramente il farmacista (prepara al momento le dosi per le medicine in bottigliette anonime). In questo modo si vendono esclusivamente le quantità previste dalla cura, nè un grammo di più nè di meno. Ed è così che si riducono gli sprechi.

Francesca alle prese con una cannuccia (notare i bicchieri di questo locale...).


05/11/05     300 giorni.
Per festeggiare il nostro 300° giorno ad Huntsville siamo andati in un'altra città, che dista a circa 100 miglia da noi: Chattanooga nello Stato del Tennessee. A dire il vero il motivo principale della passeggiata era che, impazienti di provare l'auto nuova, volevamo fare una classica gita fuori porta. Ci avevano detto che Chattanooga era una città molto bella, piena di attrazioni, ed effettivamente non si è smentita. E' molto diversa da Huntsville, come è diverso il Tennessee dall'Alabama. E' incredibile infatti come due stati confinanti possano essere così differenti, non tanto come paesaggio, ma piuttosto come abitanti e centri abitati. Chattanooga ha un centro (incredibile ma vero), dove è possibile passeggiare, vedere tanta gente, incontrare turisti. Ci sono musei, cinema tridimensionali, un bellissimo acquario e un lungofiume molto attraente. E basta uscire un po' per vedere la Rock City, una montagna dove tutto è un'attrazione, dalla ferrovia a cremagliera, alle escursioni lungo percorsi a strapiombo, le cascate, i panorami infiniti. C'è anche un posto da cui è possibile vedere 7 diversi stati contemporaneamente (Alabama, Georgia, Kentucky, North Carolina, South Carolina, Tennessee e Virginia). Oggi c'era anche una gara di cannottaggio e migliaia di sportivi facevano il tifo lungo le sponde del fiume Tennessee. Quando Francesca sarà un po' più grande ci torneremo perchè è una città a misura di bambino, dove si respira nell'aria la voglia di divertirsi.

Chattanooga, TN.


04/11/05     San Carlo.
Il quattro novembre è la festa dell'Unità d'Italia, Giornata delle Forze Armate, ed è anche San Carlo Borromeo. Quindi, oltre a salutare tutti gli amici e colleghi in armi, mando un saluto e un augurio particolare a mio fratello Carlo e alla nostra amica Carla F. di Roma. Un'altra persona, che merita un saluto particolare e un grande augurio di pronta guarigione, è il mio nipotino Gabriele che ieri si è fratturato una spalla, poverino, chissà che dolore! E, visto che siamo in vena di saluti, vorrei dedicare uno speciale abbraccio virtuale al caro Graziano. Se la sta vedendo veramente brutta. Spero tanto, non so cosa pagherei, perchè un giorno possa tornare a leggere queste righe e possa riderci sopra. In questi giorni, a sentire queste notizie tanto tristi, la lontananza dall'Italia mi sembra ancora più abissale. Stasera siamo stati a cena da Adele, dove abbiamo conosciuto un'altra coppia che vive qui da 18 anni, Alessandra e Vittorio. Adele è un'ottima cuoca. Francesca va volentieri da lei perchè ha due figli molto simpatici. Il secondo che è soltanto un mese più piccolo, le va sempre dietro desideroso di baciarla e abbracciarla, ma lei rifiuta sempre con estrema decisione. Per contro Francesca ha un debole per il più grande (che ha 5 anni e va già a scuola), lo segue come un cagnolino e gli ha anche dedicato uno dei suoi classici "mi ami?". E' il classico triangolo, lui ama lei che ama un altro da cui non è corrisposta... La storia si ripete. Ma non sarà un po' troppo presto?

Francesca rilassata.


02/11/05     La seconda auto.
Grande novità ad Huntsville. Abbiamo comprato una seconda macchina! Sarà l'auto che ci accompagnerà nei weekend, con cui faremo shopping e con la quale Gianna perfezionerà le sue capacità al volante. E' una Mercury Sable GS del 2001 di colore bianco. Ha un motore da 3.0 L V6 che a 5000 giri sprigiona 155 cavalli. La posizione (sul cruscotto) della leva del cambio (che naturalmente è automatico a 4 velocità) permette la presenza di un sesto passeggero sui sedili anteriori. Mercury è una marca del gruppo Ford (che include anche Lincoln, Mazda, Volvo, Jaguar, Land Rover e Aston Martin). La versione Sable ha lo stesso pianale della Ford Taurus che in realtà è la versione americana della Ford Mondeo. Dunque siamo arrivati da dove siamo partiti, è praticamente la stessa auto che abbiamo lasciato in Italia. A dire il vero, rispetto alla Mondeo, la Sable è più grande, lunga, spaziosa, piena di accessori, ed ha anche parte del cruscotto in radica. Siamo veramente soddisfatti dell'acquisto. Come già sapevamo, qui in USA è facilissimo comprare un'auto, soprattutto se si paga in contanti. Infatti in meno di due ore l'abbiamo vista, provata, comprata, assicurata e targata. E tutto nella pausa pranzo (compreso il pranzo naturalmente).

La nostra Mercury Sable GS del 2001.


 
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