Giugno 2005

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29/06/05    Grazie per gli auguri.
Oggi tocca a me. Capita due volte l'anno di ricevere gli auguri, almeno per quelli fortunati come me che hanno un nome che tutti sanno (specialmente a Roma) quando si festeggia. Questa volta gli auguri hanno preso un sapore particolare perchè mi sono giunti quasi tutti da migliaia di chilometri di distanza. Naturalmente i primi sono arrivati dalle mie due donne Gianna e Francesca. In particolare Francesca, che mi ha abbracciato un po' più stretto del solito, mi ha completamente sciolto il cuore. E poi una valanga di sms, e-mail, telefonate, videochat. Tutti gli strumenti tecnologici sono stati impiegati per trasmettermi il calore e l'affetto di tutti coloro che sono lontani ma che ci pensano sempre. Naturalmente Francesca è al primo posto, ma credo che anche Gianna ed io abbiamo lasciato un piccolo vuoto in Italia. Comunque i giorni passano veloci, sono ormai quasi 6 mesi, un sesto di tutto il periodo previsto qui in USA e in "men che non si dica" all'improvviso arriverà il giorno del nostro ritorno. Se fossimo rimasti a Roma, stasera probabilmente saremmo andati davanti alla Basilica di S.Paolo a vedere i tradizionali fuochi d'artificio. Vorrà dire che aspetteremo ancora qualche giorno e li vedremo anche qui, ma saranno quelli del tradizionale 4 luglio. E non è ancora arrivato il 9 luglio...

Bacetti e baciotti a tutti.

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25/06/05    Siamo tornati.
Il nostro breve viaggio nella Capitale degli USA è terminato. Molta stanchezza ma anche soddisfazione per come è andata. Ci siamo divertiti, Francesca è stata bravissima sia durante i trasferimenti sia durante le lunghe giornate calde e assolate. Washington è una strana città. Il centro consiste essenzialmente in un'area dominata da palazzi, naturalmente Casa Bianca compresa, in stile pseudo-romanico e monumenti (memorials) dedicati ai principali presidenti ed ai caduti nelle varie guerre. Non c'è niente di più di alberghi, uffici, banche, ministeri, ambasciate e consolati. E' una città che fa la capitale a tempo pieno e niente di più. Allontanandosi dall'area centrale ci sono alcuni quartieri pieni di negozi e ristoranti (noi abbiamo frequentato essenzialmente la zona nei dintorni dell'albergo che si chiama Georgetown). Al di fuori di quest'area ci sono soltanto ghetti abitati da gente di colore. E' comunque una città veramente cosmopolita. C'è un intreccio di razze incredibile. Si trova di tutto, di qualsiasi paese del mondo. Noi ci siamo tolti lo sfizio di frequentare ristoranti e negozi italiani (abbiamo trovato persino le olive nere di Cerignola). Dopo tanti mesi abbiamo rivissuto l'esperienza del traffico e dello smog. Durante la nostra permanenza abbiamo avuto anche l'emozione di una serata mondana organizzata dal personale dell'ambasciata italiana in una villa lussuosa ma accogliente. Francesca (unica bambina) è stata la mascotte della serata e si è comportata in maniera adeguata all'ambiente, non hai mai pianto nè fatto capricci. Sempre composta e silenziosa. Un successo. Tutti si sono complimentati con lei.

Classica foto davanti alla Casa Bianca.

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21/06/05    Washington.
Un brevissimo saluto. Siamo in partenza per Washington. Questa volta tocca alla Capitale. Francesca è già pronta. Torniamo venerdì. Ne avremo da raccontare. Bye bye.

Si riparte!

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16/06/05    Il mio ritorno.
Gianna: ciao a tutta la folla che sta aspettando sotto il mio balcone. Oggi mancano 50 giorni alla "mia" alba. Se volete prenotare la banda musicale noi arriviamo il 6 agosto alle 8.55. So che sarete tanti ad aspettarci e l'aeroporto di Fiumicino non può contenere una folla così enorme, così per agevolarvi mi affaccerò domenica a piazza S.Pietro affianco al papa. Ho saputo che hanno organizzato dei pullman di pellegrini dalla Puglia per incontrare sia me che Francesca. State calmi, dopo una settimana verremo anche da voi. Oggi sono allegra anche perchè ho parlato con una persona speciale che tutte le mattine legge il nostro diario. Oriana, una persona splendida, fuori e dentro, che è sempre disponibile con tutti. Per me è una persona importante, ha trovato sempre le parole giuste nei momenti belli e tristi della mia vita. Oltre ad essere una bella donna è generosa, buona, intelligente e simpatica. Mi fa un grandissimo piacere e mi è di grande conforto sapere che anche da tanto lontano e dopo tanto tempo che il nostro rapporto di lavoro si è concluso, lei mi è sempre vicina, pronta a darmi consigli e a mostrarmi il suo affetto come solo una mamma sa fare. Colgo l'occasione per salutare due miei grandi fans: Mariangela e Nicola. Prossimamente ce ne sarà anche per loro. Un bacione a tutti.

Finalmente i due dentini sono stati immortalati!

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13/06/05    Sant'Antonio.
Francesca innanzitutto manda tantissimi auguri di buon onomastico a tutti gli Antonio che ci conoscono, in particolare a nonno Tonino e a zio Antonio. In regalo non può nulla da tanto lontano allora vi offre un primo piano dei suoi bellissimi occhi azzurri. Qui queste ricorrenze non dicono nulla ma per noi ricordare tutti i nostri cari è molto importante. Oggi, incredibile, ho scoperto su internet che il mio trisavolo si chiamava Pietro, come me, e nacque il 30 giugno 1850. Si sposò con Rosa Albanese ed ebbe (almeno) 7 figli di cui 2 non ne conoscevo neanche l'esistenza. Incredibile il fatto che io qui in America abbia scoperto su un sito internet americano l'esistenza di un mio antenato che probabilmente non sarà mai uscito dal suo paese 150 anni fa. Il mondo sta subendo una trasformazione probabilmente superiore a quella dovuta all'invenzione del motore a scoppio. Le distanze si stanno annullando, ormai soltanto il teletrasporto potrà fare in modo che il mondo sia veramente un grande villaggio globale. Ma questa, soltanto questa, è solo fantascienza. Francesca riuscirà a vedere qualcosa di così meraviglioso nella sua vita? Lo spero, ma spero ancora di più che trovi veramente un mondo di pace.

Checca e i suoi occhi.

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11/06/05    Sabato sera italiano.
Una volta tanto abbiamo passato il sabato sera all'italiana. Abbiamo finalmente conosciuto la coppia di Bari che si è trasferita ad Huntsville lo stesso giorno in cui io sono arrivato qui, il 9 gennaio. Vivono in un residence purtroppo abbastanza lontano dal nostro. Da loro il paesaggio è più bello perchè nel residence c'è un lago artificiale che crea un'atmosfera molto più romantica. Insomma è ancora più tranquillo e isolato del nostro. Incredibile invece il fatto che, anche se esternamente gli edifici appaiono diversi, gli appartamenti all'interno sono perfettamente identici, fatti con la carta carbone. Dopo le presentazioni e il primo contatto (hanno un bambino di 16 mesi) siamo andati a cena da Red Lobster: una catena di ristoranti molto nota dove è possibile mangiare (bene) soprattutto il pesce, ma anche la carne è buona. Abbiamo assaggiato un piatto in cui è possibile mangiare un'aragosta e una bistecca contemporaneamente. Veramente ottimo. Naturalmente la qualità si paga, ma ogni tanto ne vale la pena. Eravamo gli unici, malgrado qui ogni famiglia abbia 3-4-5 figli, con i bambini al seguito. Di solito gli americani non se li portano dietro, li lasciano alle baby sitters o ai "day care" posti dove è possibile parcheggiare i bambini anche per poche ore. Gli italiani, qui in America, si distinguono anche per questo. Ah dimenticavo, oggi Gianna si è cimentata con la torta di mele. Peccato che non si possa trasmettere attraverso internet il profumo e il sapore. Non sapete cosa vi siete persi....

Un altro esperimento di Gianna, la torta di mele.

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09/06/05    Ricorrenze.
Ormai è diventata una tradizione. Il 9 di ogni mese ricordiamo un mese in più. Io entro nel sesto, Gianna e Francesca nel quarto e soprattutto Francesca oggi entra nel suo dodicesimo mese di vita. Per i bilanci c'è ancora tempo. Comunque qualcosa si può già anticipare. L'ambientamento non è stato e non è ancora facile. Troppo diversa è la vita americana, quella della provincia del sud, lontano dai riflettori e dal caos dell'America a noi più nota. Stiamo facendo una sorta di villeggiatura in un posto tranquillo, fin troppo tranquillo, a contatto più stretto con la natura, una boccata di ossigeno dopo tanti anni nello smog metropolitano. Probabilmente non ci abitueremo mai completamente. E' troppo scontato il fatto che la villeggiatura abbia una scadenza che arriverà esattamente tra 944 giorni. Anche psicologicamente non c'è tanta voglia di attaccarsi, di affezionarsi troppo ai luoghi e alle persone, forse per non dover soffrire quando la fatidica data del ritorno scoccherà, o forse per non sentirsi traditori nei confronti della nostra patria e dei nostri affetti rimasti a casa. Intanto Francesca cresce. ed io sono contento per lei perchè anche se nel suo futuro purtroppo non resterà il ricordo di questi primi tre anni, le rimarrà comunque impressa la serenità della nostra vita a tre. Poi torneremo e sarà una festa. Ci saranno i nonni ad attenderla ansiosi. Ci sarà una vita intera ancora da trascorrere, coscienti di avere conservato, nel nostro cassetto più caro, tutto quello che di più prezioso riusciremo a raccogliere in questa avventura americana.

Francesca si affaccia sul suo dodicesimo mese.

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07/06/05    Qualche novità.
Una giornata di novità. David LoConto mi ha spedito un documento di un centinaio di pagine che racchiude praticamente tutta la ricerca fatta in questi anni da lui e Gene Graziano (un suo cugino) sulla discendenza americana dei Lo Conte e dei Graziano (a proposito ho scoperto che "Rocky" Graziano, da cui l'omonimo film, era anche lui delle parti di Ariano). Su quei documenti ci sono tantissime informazioni e sto pensando di costruire anch'io un progetto simile sul ramo italiano della famiglia in modo da creare quel famoso ponte sull'Atlantico, sogno di David e che sta diventando anche mio. Altra novità è che siamo entrati in contatto con un'altra famiglia italiana che vive da gennaio qui ad Huntsville e che resterà esattamente come noi per tre anni. Sono pugliesi ed hanno un bambino di 16 mesi. Fra qualche giorno ci incontreremo e potremo condividere le nostre esperienze americane. Terza novità è che Gianna sta diventando veramente brava a tennis. Comincia a mettermi in difficoltà e devo assolutamente rimettermi in forma, altrimenti mi supera!

Francesca sta crescendo.

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05/06/05    Desoto State Park.
Altra domenica e altra gita fuori porta. Questa volta siamo stati al Desoto State Park, un parco nazionale situato a Fort Payne a circa 80 miglia (130 km) a est di Huntsville quasi al confine con la Georgia. In realtà io c'ero già stato esattamente 4 mesi fa (il 5 febbraio, a questo servono i diari) con Antonio e Alicia, ma eravamo stati solo in una piccola parte del parco, Cloudmont, dove in inverno è possibile sciare. Questa volta ci sono tornato con Gianna e Francesca e ho visto molte altre cose. Come tutti i parchi nazionali, anche questo è attrezzatissimo per passare un paio d'ore, una giornata o un intero weekend. Ci sono tante aree per il picnic e alberghi. L'attrazione principale del luogo sono senz'altro le cascate (Desoto Falls) che naturalmente ho ripreso con la telecamera e fotografato in varie prospettive. C'è stato anche un fuori programma offerto da un gruppo di scalatori che ci hanno mostrato la loro abilità e il loro coraggio nell'arrampicarsi lungo un dirupo impressionante proprio a margine delle cascate. Uno di loro si è anche fatto trasportare appeso ad un filo, da un lato all'altro del dirupo a strapiombo sull'acqua. Stavolta Francesca è stata proprio buona, ha dormito per tutto il viaggio d'andata e per buona parte di quello di ritorno. Anche lei comincia ad apprezzare le gite fuori porta (e senza code al rientro...).

Io e Francesca al Desoto State Park.

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03/06/05    Giugno.
E' iniziato (già da qualche giorno) il mese di giugno. Ultimamente non ci sono molti argomenti da raccontare. La vita di tutti i giorni è monotona, come lo sarebbe ovunque, ma qui è un po' più monotona del solito. Il tempo non aiuta molto. Tre giorni di piogge torrenziali quasi ininterrotte ci hanno impedito di uscire a fare passeggiate o a giocare a tennis, così le giornate sono sembrate ancora più lunghe. Non abbiamo molti amici, anzi possiamo dire che non ne abbiamo affatto e quei pochi che frequentiamo sono partiti per le vacanze. Ora siamo veramente soli. Chi subisce di più questa situazione è senz'altro Gianna che normalmente considera parlare e respirare come se fossero la stessa cosa. Anche Francesca è un po' annoiata. Siamo sempre noi tre e i giocattoli non la esaltano in modo particolare. La partenza per l'Italia è ancora lontana (2 mesi) e non sappiamo cosa fare. Il corso d'inglese di Gianna è terminato e non è ancora partito quello estivo. La scuola-guida va avanti ma quando piove non viene voglia di uscire neanche in macchina. I supermercati e centri commerciali ormai non hanno più segreti. Riusciamo quasi ad accorgerci, da un giorno all'altro, quando viene spostato un barattolo di salsa da uno scaffale a quello vicino. Non possiamo neanche sbizzarrirci in cucina perchè siamo a dieta e non conviene alimentare la tentazione di qualche pranzetto ipercalorico. Fortunatamente fra un paio di settimane andiamo a Washington per quattro giorni e avremo qualcosa di nuovo da vedere e da raccontare. Per ora possiamo soltanto fare uno sbadiglio e buonanotte... Ah, dimenticavo… Tanti auguri di Buon Compleanno alla nostra cuginetta Assunta!

Francesca fa shopping.

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