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28/02/06    La TV.
Questa volta voglio parlare un po' della TV americana. Naturalmente mi riferisco soltanto a quella gratuita, quella visibile con la vecchia antenna amplificata che una volta si metteva sul televisore e che naturalmente prendeva soltanto qualche canale. Con questo sistema, nella nostra zona, ne vediamo bene 4 o 5 che alternano programmi nazionali a programmi locali. I più visti sono ABC, NBC, FOX e qualche altro. Ormai abbiamo imparato a riconoscerli sulla base delle trasmissioni. Praticamente sono identici a quelli italiani: Amici, La Ruota della Fortuna, Affari tuoi, Il milionario, Ballando con le stelle, mille reality shows, etc., tutto identico tranne il fatto che si chiamano in modo diverso, parlano inglese e invece di vincere euro si vincono dollari. Per non parlare dei programmi che nascono già in USA, come Beautiful, Sentieri, Sex and the City, Desperate housewifes, etc. Forse anche questo è il motivo per cui Berlusconi e Bush vanno tanto d'accordo: vedono (o fanno) la stessa TV. Soltanto lo sport è diverso: il nostro calcio onnipresente qui non si è mai visto. Il sabato c'è soltanto football americano, golf, basket e baseball. Anche durante le olimpiadi si sono visti soltanto gli sport dove gli americani avevano qualche chance in più come l'hockey, lo snowboard e il pattinaggio artistico. I notiziari raccontano quasi esclusivamente notizie locali e talvolta qualcosa di nazionale, mai nulla di internazionale. Praticamente nell'ultimo anno l'Italia si è vista soltanto attraverso le Olimpiadi. Comunque più che l'Italia sono gli Italiani che appaiono "sempre", nelle pubblicità e nei telefilm. Tuttavia, non si tratta di quelli che vivono oggi in Italia ma di quelli che si sono integrati negli States da almeno un paio di generazioni. Lo stereotipo dell'italiano è quello classico: pensa soltanto a mangiare e ci tiene molto alla propria famiglia.

Il plum cake allo yogurt di Gianna.


26/02/06    Dal messicano.
Un altro weekend se n'è andato. Il tempo è stato senz'altro più mite dei precedenti anche se la temperatura è rimasta rigida. Da menzionare la prima volta di Gianna in un ristorante messicano, il "Rosie's Cantina". Non ha toccato quasi nulla, anzi, appena ha assaggiato qualcosa si è sentita la bocca bruciare e si è scolata il succo d'arancia ghiacciato, ci mancava poco che fosse piccantissimo anche quello! Così ho dovuto "sacrificarmi" e ho mangiato anche la sua Enchilada al pollo. Squisita la crema di fagioli, anche se poi ho passato la notte in bianco. Francesca anche là ha fatto il suo show ed ha pasticciato con la cannuccia e il bicchiere fino a quando ha allagato tutto il tavolo. La cosa incredibile è il fatto che siamo andati a cena alle 18.45 di sabato sera (strano ma vero) ed era proprio il momento di punta. Abbiamo dovuto aspettare mezz'ora, ma appena seduti siamo stati serviti in meno di 5 minuti. Praticamente alle 19.30 eravamo fuori dal locale... e a quell'ora non c'era quasi più nessuno!

Francesca sullo scivolo.


24/02/06    Rivolta.
Ormai è diventato un vero e proprio incubo! Non possiamo più andare a fare shopping (che era l'unica attività da fare in questa landa). Francesca non è più gestibile. Ha assunto lei il comando delle attività familiari. Quando andiamo nei centri commerciali non ascolta più i nostri rimproveri, urla e strilla. Vuole essere soltanto lei a decidere cosa comprare e cosa non comprare. Abbigliamento, giocattoli, alimentari, per lei non fa differenza, vuole tutto quello che vede e se non lo ottiene comincia a piangere come se la stessimo squartando viva. Non accetta più il fatto che debba stare seduta composta nel carrello... deve essere lei stessa a spingerlo e soltanto lei deve metterci gli oggetti dentro. Non accetta di essere presa in braccio, deve correre tra gli scaffali, da un settore all'altro come un'assatanata dell'acquisto prendendo tutto quello che le passa a tiro. Ormai quando noi entriamo nei centri commerciali le commesse si mettono le mani nei capelli: alla nostra uscita non c'è più un oggetto sullo scaffale giusto, l'uragano Francesca ha messo tutto sottosopra. Spero che sia soltanto un periodo particolare della sua crescita, ha uno spirito di rivolta, una voglia di essere sempre indipendente, non accetta aiuti nè consigli. Ha soltanto 19 mesi, quando arriverà all'adolescenza sarà assolutamente ingovernabile. Ho scoperto di avere molti capelli bianchi in più...

Francesca abbraccia una delle sue 100 bambole.


22/02/06    Saluti ex-ex.
Gianna: pensavate che Piero fosse da solo qui ad Huntsville? E invece ci sono anche io (purtroppo) sempre più disperata. Credo che la serie TV Desperate Housewifes (Casalinghe Disperate) l'abbiano girata proprio da queste parti. Chi non ha visto questa città non può capire. Ho preso la parola perchè voglio salutare la mia ex-ex-titolare Oriana, la sua mamma e tutti quelli che lavorano nel mio ex-ex-ufficio. Ho già parlato di Oriana il 16 giugno ma fa sempre piacere ricordare le persone che mi sono sempre care, con cui ho trascorso dei momenti importanti della mia vita e che continuano a farci sentire il loro affetto anche da tanto lontano. Quest'anno a novembre saranno 10 anni che ci conosciamo... e quante cose sono cambiate! E pensare che il figlio Edmondo era un ragazzino quattordicenne ed ora, fra un paio di mesi, sarà dottore in Giurisprudenza, mentre il fratello quest'anno si sposa. Tanti auguri (e in bocca al lupo) a tutti e due. Un saluto particolare a Mariangela che ci segue affettuosamente e al gigante buono Nicola con tutta la sua dolce famigliola (4 donne). Non temete, ci vedremo presto!

E Francesca se la ride.


20/02/06    Centri commerciali.
Oggi è festa nazionale in USA. Si festeggiano i Presidenti. Un buon motivo per restarsene a casa e magari sfidare il gelo e fare una puntatina fuori soltanto per un po' di sano shopping quotidiano. Ormai siamo dei veri esperti di centri commerciali. Ne conosciamo ogni angolo remoto. In linea di massima si distinguono in Mall (quelli che da noi sono chiamati propriamente Centri Commerciali) che sono dei grandi complessi al coperto, pieni di negozi, piuttosto eleganti e costosi. Qui ad Huntsville ce ne sono due. Poi ci sono gli ipermercati (come i nostri Auchan o Panorama che hanno rimpiazzato i vecchi UPIM e STANDA) dove ci si trova un po' di tutto, dall'alimentazione all'elettronica. La catena più grande ed economica è Wal-Mart, ma ci sono anche Target e Costco (dove però è necessaria una tessera) e tanti altri. I rimanenti ipermercati sono più dedicati o all'abbigliamento (Marshall, Ross, Goodie's, TJ MAXX) o agli alimentari con annessa farmacia (Kroger, Publix, Bruno's) oppure farmacie (CVS, Walgreens) con annesso un po' di tutto. Sono molto interessanti alcuni ipermercati dedicati esclusivamente al fai-da-te (Lowe, Home Depot) oppure all'ufficio (Office Depot, Staples) o agli hobbies (Hobby Lobby). E naturalmente ci sono i grandi complessi per l'elettronica (Circuit City, Best Buy, CompUSA). Vanno molto anche alcuni ipermercati dove puoi trovare di tutto a soltanto 1 dollaro. In generale tutto è enorme. E' difficile trovare negozi più piccoli di 1000 metri quadri e naturalmente ogni attività commerciale ha un'area parcheggi più che adeguata. E' il paradiso del compratore. Tuttavia la percentuale di chi non si accontenta e compra su internet diventa sempre più ampia, evidentemente il virus del consumismo è sempre più duro da combattere.

Francesca mangia da sola.


18/02/06    Freezing rain.
Sabato di noia! Non siamo usciti. L'aria fuori è glaciale, la televisione continua a dire di non uscire, perchè sono molto probabili formazioni di ghiaccio. Per tutto il giorno ha piovuto ghiaccio, minuscoli chicchi di grandine che si sono depositati ai bordi delle strade e sui tetti. La temperatura non è mai salita oltre lo zero (32° Fahrenheit). Quando ho letto le previsioni del tempo non riuscivo a capire, dicevano freezing rain che non è pioggia, non è grandine e non è neve, è pioggia ghiacciata. Un'altra particolarità del nuovo mondo. Mi hanno detto che da queste parti è molto frequente d'inverno, più della neve vera e propria, legata probabilmente ai grandi sbalzi termici tipici del clima continentale.
Francesca, dopo la mia assenza di ventiquattrore, mi ha tenuto il muso per altre ventiquattrore, non ha assolutamente digerito il fatto che potessi "abbandonare" lei e la sua mamma così all'improvviso. Ora finalmente è tornata quella di prima, anche troppo appiccicosa. In fondo anche lei si annoia e pretende di essere sempre coccolata e al centro dell'attenzione. Chi può darle torto?

Francesca, la versione bonsai di Gianna.


16/02/06    I'm back.
Sono tornato da un viaggio lampo a Dallas, in Texas. In sole 24 ore sono andato (2 ore di volo), cenato in un ristorante texano, passato la notte in un buon albergo, partecipato ad una interessante riunione di lavoro e ritornato ad Huntsville. Non ho visto un granché della città. Anzi non ho avuto proprio il tempo per vederla. Di J.R. neanche l'ombra anche se nell'aria si respira quell'atmosfera da telefilm, con corna, cappelli da cow boy e stivaloni un po' dovunque. Grandi autostrade, affiancate da file interminabili di hotel, in lontananza i grattaceli della downtown e, attorno a tutto questo, il deserto assoluto. La cosa più incredibile è il clima. Oggi c'erano 28°C, praticamente una tipica giornata di luglio con la gente in pantaloncini, maglietta e infradito. Un caldissimo vento ci ha accarezzati con violenza per tutta la giornata. Ma attenzione! Domani è previsto un calo clamoroso della temperatura, addirittura si aspettano non più di 5°C. Ora comincio a capire perchè da queste parti sono così fissati per le previsioni meteorologiche: con questa variabilità climatica si rischia di uscire sempre con l'abbigliamento sbagliato!

Dallas by night.


13/02/06    Il Voip.
Sono 400 giorni! Un'altra tappa è stata raggiunta. Sicuramente grazie ad internet questo periodo è passato più in fretta, ci siamo sentiti senz'altro più vicini a casa. Una dimostrazione: durante il finesettimana ci siamo collegati in video e audio con amici e parenti dislocati un po' ovunque nel mondo (Virginia, Parigi, Bruxelles) e in Italia (Roma, Ariano, Cerignola) ed ogni giorno la rete ci offre nuove possibilità di collegamento. Addirittura, a 8500 km di distanza, sono intervenuto direttamente sul computer di mio padre, per correggere dei files corrotti, e dopo il mio intervento tutto è tornato a funzionare come prima! L'ultima scoperta, grazie al sito di Beppe Grillo, è Voip Stunt, un sito che sfrutta i vantaggi della telefonia Voip tanto da permettere addirittura di chiamare gratis ai numeri fissi di molti paesi, tra i quali fortunatamente c'è anche l'Italia. Ma internet ci ha permesso anche di instaurare rapporti epistolari con tanti altri amici e parenti che, se fossimo rimasti in Italia, non avremmo mai contattato e magari avremmo rivisto soltanto dopo tanti anni. A proposito, devo ringraziare di cuore Giuseppe che mi ha inviato alcune foto della cerimonia inaugurale delle olimpiadi di Torino, sono state molto apprezzate. Torino sta facendo una bella figura. In ufficio stamattina mi vantavo di essere nato proprio in quella città ed alcuni colleghi che hanno visto documentari di presentazione dei luoghi dell'Olimpiade sono rimasti affascinati e sorpresi e mi hanno confessato che non vedono l'ora di andare a constatare di persona le bellezze descritte in TV.

Francesca al telefono.


11/02/06    Olimpiadi.
Questo è uno di quei periodi che rimpiango un po' il fatto di non essere in Italia. Le olimpiadi nel proprio paese, e in questo caso proprio nella propria città natale, sono un evento unico nella vita di una persona, ed io me le sto perdendo. Un po' come Zacinto (Zante) per Ugo Foscolo, Torino per me conserva sempre un fascino particolare. Mi piace immaginare come si sia fatta bella per l'occasione, un po' come una fresca diciottenne che si è preparata per mesi per il ballo delle debuttanti e l'ingresso nell'alta società. Purtroppo il fuso orario e i diritti esclusivi di trasmissione dell'evento mi hanno già impedito di gustarmi la cerimonia inaugurale e penso che sarà così per tutti i 18 giorni olimpici. Il canale televisivo americano che ha l'esclusiva è la NBC che qui vediamo parzialmente su un canale locale, quando non ci sono altri eventi sportivi americani più importanti per loro e comunque quasi tutto in differita. Purtroppo le gare più importanti ci saranno quando per noi sarà notte fonda o in orario d'ufficio. Internet è stata oscurata. Durante questi giorni neanche il sito della RAI è stato autorizzato a trasmettere qualcosa (neanche in differita),e persino i telegiornali sono stati oscurati, così non possiamo neanche vedere altri servizi che non hanno nulla a che fare con le olimpiadi. E' una disdetta e, secondo me, un'ingiustizia. Spero soltanto che riesca a giungere fin qui una bella immagine di Torino e dell'Italia, e naturalmente un grande in bocca al lupo ai nostri campioni!

Le olimpiadi di Torino (immagini prese dal sito Repubblica.it).


10/02/06    Previsioni meteorologiche.
Arriva o non arriva la neve? Sono alcune settimane che gli informatissimi canali TV prevedono l'arrivo della neve anche ad Huntsville, ed invece ogni volta sono clamorosamente smentiti. Anche questo finesettimana è prevista neve (da queste parti è rara come a Roma) e aspettiamo ansiosi. Gente originaria di queste latitudini mi ha detto che l'evento neve è sempre più raro. L'ultima volta che si è visto qualche fiocco importante è successo nel 2001. Nel 2003 (vedere la foto nel mese di gennaio05) i pochi fiocchi si sciolsero in pochi minuti. Nel 1999 ci fu una grandinata che lasciò uno strato di ghiaccio spesso 20 cm. Le ultime nevicate più sostanziose avvennero negli anni '80, ma andando indietro nel tempo bisogna andare agli anni '50 per ricordare la neve abbondante. Probabilmente anche quest'anno non la vedremo e Francesca dovrà aspettare ancora per toccare il soffice e freddo mantello bianco. E' troppo divertente vedere i bambini con gli sci ai piedi. Chissà, magari l'anno prossimo riusciremo a fare una settimana bianca in Colorado, altrimenti le Alpi nostrane e i monti abruzzesi staranno ad attenderci dal 2008 in poi.

Francesca capellona.


08/02/06    Pianificazioni.
Febbraio è un mese che sta scivolando via senza infamia e senza lode. La dimostrazione è che anche questo diario si aggiorna molto lentamente, segno che non ci sono grandi novità nella nostra routine quotidiana. Mancano ancora 700 giorni al nostro ritorno, ma la scadenza più vicina è il nostro viaggio per una vacanza in Italia che dovrebbe avvenire fra 78 giorni. Oggi è il compleanno della nostra cugina canadese Assunta, tanti auguri per i tuoi 21 anni (beata te...)! Chissà che non riusciamo a vederci alla fine di questa estate. Infatti per settembre stiamo pianificando un viaggetto nel nord, alle cascate del Niagara e dintorni. L'anno prossimo (che sarà l'ultimo) dovremo darci da fare per vedere le grandi metropoli (New York, Boston, Los Angeles, San Francisco) altrimenti non potremo dire di essere stati in America. Intanto la prossima settimana vedrò Dallas (ma andrò da solo e per lavoro). Magari un'altra volta vedrò di portarci anche le mie due donne "non debban li miei occhi mirar qualcosa, che non possan goder anco le mie donzelle" (dai sonetti di Messer Pietro lo Conte). Credo che i miei studi sulla storia di Ariano medioevale e le origini del mio cognome mi stiano dando alla testa...

Francesca chiacchierona.


05/02/06    Dining-In.
Anche questo fine settimana è stato tranquillo. Temperatura bassa ma ancora accettabile. Venerdì ho partecipato ad un Dining-In che sarebbe una cena molto formale in uniforme di gala con papillon che si è tenuta presso il Circolo Ufficiali della Base. La serata è stata dedicata ad un uomo illustre di Huntsville. Sulla carta un Dining-In è qualcosa di molto particolare. Si tratta di una cena formalissima, di antica tradizione anglosassone, con regole ferree e complicate e si sta molto attenti: il primo che sbaglia, commette qualche gaffe, non rispetta l'etichetta, viene chiamato a bere un bicchiere di un miscuglio iperalcolico, tutto d'un fiato senza lasciarne neanche una goccia secondo un protocollo molto rigido. Più si sbaglia e più si beve e naturalmente, dopo le prime volte, più si beve e più si sbaglia. In realtà la goliardia ha preso il posto della formalità e l'atmosfera è stata molto rilassata e divertente. Sabato siamo stati a cena da Alfonso e Karen. Hanno tre figlie che sono tutte incinte e tra giugno e agosto sforneranno tre nipotini. Hanno una casa molto accogliente con una sala hobby da favola con un bellissimo biliardo. Dopo tantissimi anni ho potuto cimentarmi con stecche, palle e birilli. La domenica è passata tranquilla. Abbiamo fatto una lunga passeggiata al freddo con Antonio e Alice lungo un torrente chiamato Indian Creek. Francesca è stata buona per un po', poi ha voluto camminare e spingere lei il passeggino, poi si è stancata ed ha fatto un lungo sonnellino.

Francesca ha freddo.


02/02/06    Mother's Morning Out.
Oggi è una giornata particolare per la vita di Francesca: l'abbiamo iscritta all'asilo. In realtà comincerà ad andarci in agosto con il nuovo anno scolastico, nella classe dei bambini con più di due anni, ma il primo passo l'abbiamo compiuto. E' un asilo per i bambini che vi si recano soltanto la mattina (si chiama MMO "Mother's Morning Out") cioè permette alle mamme di lasciare i bambini soltanto per alcune ore in modo da essere più libere per le loro faccende quotidiane. Per Francesca sarà un modo per socializzare con altri bambini. E' lei stessa che ce l'ha chiesto. Vuole vedere altri bambini, le piace stare con loro, giocare con i loro giochi, chiacchierare a modo suo. Sarà un grande stimolo, per lei, ma anche per noi, per cominciare ad interagire con la società americana più intensamente e per imparare e perfezionare la lingua inglese. Abbiamo scelto un asilo che è tenuto all'interno della parrocchia cattolica del "Buon Pastore" dove ci rechiamo ogni domenica. Abbiamo pensato che a parità di prestazioni, qualità, servizi, costi, sarebbe stata una scelta migliore quella di mandarla in un ambiente dove si respira l'aria familiare di una chiesa cattolica, ricevendo una educazione più consona alla nostra tradizione ed alla nostra fede. Speriamo di aver fatto la scelta giusta. Fra un anno ne riparleremo.

Un sorriso di Francesca a denti stretti.


 

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