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29/04/06    A Roma.
Questa volta voglio mettere un piccolo aggiornamento all'inverso, scrivendo dall'Italia per salutare gli amici rimasti in USA. Il viaggio è stato come al solito lungo e stancante. La giornata non era cominciata sotto i migliori auspici. Una pioggia torrenziale ci ha accompagnati fino all'aeroporto, poi l'amara sorpresa del volo per Atlanta inspiegabilmente cancellato. Ci è stato proposto di dirottare l'itinerario per Cincinnati con un paio d'ore di attesa in più e naturalmente due ore di ritardo in arrivo a Roma. Non è bastato, Gianna (sempre inspiegabilmente) non appariva su nessun volo, pur avendo fatto il biglietto insieme a me e Francesca. Insomma i timori della vigilia (la salute di Francesca) più questi contrattempi, ci hanno resi un po' nervosi. Fortunatamente la cara Alice ci aveva avvisati (un'ora prima della partenza) che la compagnia aerea aveva anche ridotto il peso autorizzato per le valigie e così abbiamo avuto il tempo per ovviare risparmiando qualche centinaio di dollari di multa. Il viaggio in sè, in definitiva, è andato benissimo. Francesca ha dormito per tutta la durata del primo volo e una metà del secondo, senza esagerare con le proteste. E' inutile raccontare l'accoglienza che abbiamo ricevuto all'arrivo. Francesca era a metà tra la sorpresa e la meraviglia di poter realizzare che quegli ologrammi, che ogni tanto apparivano sul monitor del computer, ora prendevano forma e carne. La loro invadenza le dava un po' fastidio e un po' piacere. Finalmente aveva tante persone che la ponevano entusiasticamente al centro dell'attenzione. Questi primi due giorni sono stati, come previsto, un po' disorientanti, tra la differenza di fuso orario e il cambio di abitudini e letto. La prima sera Francesca si è svegliata all'1.30 del mattino, ha realizzato che per terra era freddo e non c'era la moquette ed è corsa verso la porta di casa urlando "a casa! voglio andare a casa!". Ci ha tenuti in piedi fino alle 5 del mattino...

Francesca finalmente a Roma.


25/04/06    Timori della vigilia.
Oggi l'Italia festeggia la Liberazione e invece io sono andato regolarmente a lavoro, ma mi vendicherò! Da domani sarò in ferie per un mese intero mentre tutti gli italiani saranno nel pieno delle loro attività produttive. Come sempre i timori per il viaggio ci assalgono alla vigilia. Come si comporterà Francesca? Riusciremo a tenerla buona per gran parte della trasvolata o tutti i passeggeri si ricorderanno benissimo di noi tre per molti anni a venire? Normalmente, quando si trova in un ambiente nuovo, è abbastanza tranquilla, osserva, ascolta, studia tutto ciò che la circonda. In macchina, per esempio, comincia ad apprezzare anche il panorama che appare al suo finestrino. Quando invece prende confidenza diventa intrattabile, comincia a intestardirsi a voler camminare, a correre, a scherzare, ad alzare la voce. Poi si rassegna e ritorna tranquilla. Speriamo che si addormenti presto, presa dalla noia. Sarà un sacrificio per lei e per noi, ma il dente bisogna toglierselo prima o poi. Purtroppo c'è un fattore negativo in più: Francesca è raffreddata e questo è molto grave. I bambini quando sono sull'aereo non sanno come compensare la differenza di pressione e sentono dolore alle orecchie. In caso di raffreddore questo dolore può diventare insopportabile e potrebbe piangere a lungo, soprattutto nelle fasi di decollo e atterraggio. Dovrà tenere qualcosa in bocca, come il biberon o il ciuccetto e speriamo bene. Questi timori, comunque, vengono subito accantonati non appena ci soffermiamo ad immaginare il momento dell'arrivo, il calore degli abbracci dei nostri cari, lo sguardo di ammirazione che i nonni avranno quando vedranno Francesca e i suoi progressi.

Francesca scende le scale da sola.


23/04/06    Tempo di saluti.
Stasera abbiamo salutato un piccolo pezzo di Huntsville che se ne va. Antonio, Alice e la piccola Sara hanno quasi finito il loro periodo americano e stasera ci siamo salutati, visto che noi mancheremo per più di un mese. Naturalmente non era un addio ma soltanto un arrivederci perchè loro andranno a vivere a Roma e non mancherà occasione di incontrarci nuovamente nella città eterna, comunque un po' di nostalgia ci è venuta. Loro sono stati i primi a darci il benvenuto (ad eccezione naturalmente di Tommaso e Lucia che partirono soltanto due settimane dopo il mio arrivo). In questo anno ci hanno sommersi di consigli per affrontare il nostro soggiorno in modo più positivo possibile. Grazie a loro e al loro matrimonio a Las Vegas abbiamo potuto visitare una delle città più particolari d'America e Sara è stata la prima amichetta di Francesca. Era un po' triste, stasera, vedere come si divertivano a correre e a scherzare insieme. Purtroppo per loro non ci sono state tantissime occasioni di vedersi ma sono diventate comunque amiche e per Francesca l'amichetta Sara era un riferimento importante, l'unica femminuccia della piccola cerchia di amici, una delle prime persone, dopo mamma e papà, che ha imparato a chiamare per nome. Quando si rivedranno, tra un paio d'anni, probabilmente non si ricorderanno neanche più, chissà... Sara sta per avere una sorellina, quindi avrà a breve un'altra bimba con cui giocare, Francesca comincerà ad andare all'asilo e potrà affezionarsi a qualcun'altra. Ma Sara sarà sempre la sua prima amichetta.

Francesca e l'amichetta Sara.


20/04/06    Preparativi.
Organizzare il viaggio è un misto di eccitazione e grosso impegno. Non è semplice pensare a tutto quello che c'è da fare, prima, durante e dopo. Soprattutto quando si viaggia con una bambina e bisogna stare fuori per molto tempo, occorre prevedere tutto. Bisogna pagare tutte le bollette e organizzarsi per quelle che arriveranno in nostra assenza, bisogna ricordarsi di tutto quello che ci servirà ed essere anche ridondanti per non avere rimorsi. In fondo si tratta dell'unico viaggio in Italia di quest'anno e vorremmo portarci dietro tutte le nostre cose, per noi stessi e per mostrarle ai nostri cari. Fare le valigie può diventare una vera arte. E' un'armonia di tecnica ed esperienza che permette di trasferire un pezzo del nostro cuore dall'altra parte del mondo facendo in modo che non si sgualcisca, e che non sia un fardello impossibile da trasportare. Siamo agitati e nervosi. Si alternano momenti di eccitazione ed euforia a momenti di sconforto. Sembrano tanti 5 giorni, se ci fermiamo a pensare al momento felice dell'incontro con i nostri cari, ma diventano un attimo quando pensiamo a tutte le cose che ci sono ancora da fare, come sistemare la casa, comprare gli ultimi regalini, svuotare il frigorifero calcolando e centellinando i nostri consumi alimentari in modo da non lasciare nulla in più e nulla in meno il giorno della partenza. E poi vogliamo salutare i nostri amici, i nostri compagni d'avventura americana che non celano la loro invidia nei nostri confronti. A tutti in fondo piace stare qui, ma piacerebbe stare ancora di più in Italia, è inevitabile. Anche in patria i nostri parenti sono in fibrillazione. Sette mesi di assenza sono tanti e non vedono l'ora di ammirare i notevoli progressi di Francesca. Anche se l'hanno vista mille volte in videochat, nulla può sostituire un abbraccio, un bacio, una carezza.

Francesca è molto golosa di cioccolata.


17/04/06    Pasqua o pasquetta.
Pasqua o pasquetta? Da queste parti la pasquetta non si festeggia, infatti oggi sono andato regolarmente al lavoro. Allora domenica, dopo la messa, ci siamo riuniti con un gruppo di Italiani di Huntsville ed abbiamo fuso le due ricorrenze festeggiandole insieme. Abbiamo fatto la classica gita fuori porta, il giorno prima. Ci siamo recati a Green Mount, una ridente località in collina a 10 minuti da casa nostra, dove c'è un laghetto con le anatre e tanti tavoli per il picnic. Ogni famiglia ha portato qualcosa da mangiare e non ci siamo fatti mancare nulla, dall'antipasto alla pasta al forno, dalle salsicce patate e peperoni all'autentica pastiera napoletana, fino all'immancabile caffé. Per i bambini è stata organizzata la caccia all'uovo (Eggs hunt), tipica tradizione americana. Francesca non era abituata a camminare sulle pietre e le radici sporgenti, ed è caduta infinite volte, si è stancata, piena di lividi, ma comunque si è divertita con gli altri bambini. I simboli pasquali sono differenti rispetto ai nostri. Al posto della colomba il simbolo tipico è il coniglietto Easter Bunny (Francesca ne ha ricevuto uno anche dalla Florida, grazie Bob e Pam!). Non si usano le grosse uova di cioccolata con sorpresa di plastica, al contrario, le uova sono piccole, di plastica e la sorpresa è di cioccolata. Sono proprio strani questi americani!

La gita di Pasqua.


15/04/06    Una giornata tipo.
Con l'arrivo delle belle giornate riappaiono le bellezze americane nel loro massimo splendore. Oggi c'è stato un party, proprio sotto il nostro balcone, indetto dal residence. Solita buona organizzazione con scivoli gonfiabili, pop corn, hot dog e zucchero filato. Effettivamente le persone normali, quelle che stanno dentro casa ed escono soltanto in queste occasioni, non corrispondono esattamente all'ideale di bellezza che noi immaginiamo, guardando il cinema e la TV. Non si può dire che quelle signore che ho ripreso con qualche scatto un po' di nascosto, siano esattamente uguali a Sharon Stone o Pamela Anderson. Il bello è che su dieci almeno sette erano sulla media che ho immortalato (media significa che ce n'erano anche altre enormemente più grosse) e non si trattava di un party particolare dedicato agli obesi. Erano persone normali, esattamente nella media. Immagino già la loro giornata: il sabato mattina, dopo un'abbondante colazione americana a base di uova, pancetta, panini imburrati e dolci gelatinosi, sono senz'altro andate a fare la spesa in qualche centro commerciale dove ci sono decine di banchi per l'assaggino (c'è gente che si fa un pranzo completo a scrocco). Normalmente gli assaggini non propongono vivande naturali, fresche di stagione, ma cibi precotti, strafritti, anneganti in oceani di salse ipergrasse, naturalmente affogate in bibite super zuccherose (anche se c'è scritto DIET) e sature di coloranti. Finta la spesa, fatta a bordo dei carrelli motorizzati che risparmiano la fatica di camminare tra gli scaffali, sono venuti nel nostro residence a mangiare hot dog con ketchup e mostarda, formaggi, patatine e dolcetti coloratissimi. Naturalmente il pranzo principale della giornata sarà stasera a cena, intorno alle 17, con il solito bisteccone alto due dita, pieno di steroidi anabolizzanti, contornato dalle solite salse e la patatona coperta di burro. Mai un passo a piedi... bah, chissà mai perchè sono così obesi?

Queste signore sono nella media.


12/04/06    Una signorina.
Negli ultimi tempi non ci sono compleanni da festeggiare allora facciamo tanti auguri al fratello di Emiliana e Giusy che domani farà la sua promessa di matrimonio. Chissà quando toccherà a noi, anzi a Francesca! Sono già emozionato e preoccupato al pensiero che un giorno possa spiccare il volo e andare a vivere con un'altra persona... Meno male che c'è ancora tanto tanto tempo... almeno spero! Dovreste vederla come già adesso sente un innato istinto materno. Cura la sua bambola preferita come se fosse una bambina, la culla, le canta la ninna nanna, le da il biberon, la stringe al petto con amore sincero. In generale è molto affettuosa con chiunque, esseri viventi e non. Bacia i peluches, abbraccia le bambole e anche con le persone vere non è parsimoniosa di grandi dimostrazioni di affetto. Ci bacia continuamente e va in braccio ad estranei abbastanza facilmente, le basta studiare un po' il tipo e dopo un po' la troviamo a chiacchierare e a ridere con chiunque. Per strada urla a tutti quelli che incontra alternando saluti italiani ed inglesi, ad alcuni dice "Ciao" ad altri dice "Hi" ma non ne lascia passare nessuno senza rivolgergli almeno uno smagliante sorriso. E' solare e questo è uno dei lati del suo carattere in formazione che più mi piacciono. Naturalmente sta assorbendo tutto ciò che Gianna le sta insegnando e una delle cose principali da imparare è sorridere alla vita, imparare ad affrontare il mondo serenamente, in senso positivo. E noi le auguriamo di cuore che anche la vita le ricambi tutti i suoi bellissimi sorrisi.

Francesca è già una signorina.


10/04/06    Exit poll.
Finalmente abbiamo saputo l'esito delle elezioni, che alla fine, dopo dodici ore estenuanti, ha confermato parzialmente il verdetto dei primi exit poll. Una volta tanto è stato più comodo per noi attendere i risultati. Quando la maggior parte degli italiani era già andata a dormire senza sapere a chi sarebbe stato affidato il governo del paese, per noi erano soltanto le 20.30, praticamente l'abbiamo saputo in prima serata. Speriamo che si risolvano alcuni dei tanti problemi che affliggono il nostro paese. Oggi, chiacchierando in ufficio con qualche collega americano, sono rimasto piuttosto sorpreso, ho scoperto che in realtà loro conoscono abbastanza bene la situazione italiana. Naturalmente conoscono molto bene Berlusconi, ma sapevano anche della triste storia del piccolo Tommaso. Ho così scoperto che c'è una "piccola" differenza tra l'Italia e gli States. Da noi i media erano quasi tutti per Berlusconi mentre i giornali erano in maggioranza per il centro-sinistra, qui è il contrario: i media sono in maggioranza Democratici (liberali) mentre i giornali sono più conservatori. Visti sia i risultati italiani che quelli americani, anche questa volta ha avuto ragione la carta stampata.

I simboli.


08/04/06    Tornadi, fulmini e grandine.
Ieri sera siamo stati investiti dal primo vero tornado da quando ci troviamo in Alabama. In realtà si tratta di quello che da noi in Italia di solito chiamiamo forte acquazzone. Qui è arrivato, puntuale come un orologio svizzero, alle 22.41 e l'abbiamo seguito in diretta TV per tutto il suo percorso. A dire il vero non abbiamo visto quasi nulla, abbiamo sentito soltanto. Nelle ore che precedono l'arrivo del tornado c'è una calma surreale. Un caldo afoso e gli animali sono agitati. Il cielo diventa sempre più nero. Poi all'improvviso arriva l'aria fresca con un vento fortissimo (può superare anche i 200 km/h) accompagnato da fulmini e da una grandine esagerata. Alcuni chicchi hanno raggiunto le dimensioni di una palla da baseball e si può immaginare il rumore che hanno fatto quando si sono abbattuti sul tetto della nostra casa e sui vetri delle finestre. Noi ci siamo rifugiati, secondo le direttive della protezione civile, nella zona della casa più protetta e lontana dalle finestre. Quasi tutti i nostri amici si sono rifugiati nella vasca da bagno con i cuscini in testa. Nel frattempo le sirene (come quelle che avvisavano l'arrivo dei bombardamenti durante la guerra) continuano ad avvisare di stare chiusi in casa. Insomma è un'esperienza che mette un po' di ansia anche a chi è più esperto e coraggioso. Stamattina si contavano i danni. Anche noi abbiamo avuto i nostri: le nostre due automobili sembrano formaggi gruviera, i cofani e i tettucci sono tutti bucherellati. Comunque, a parte una casa colpita da un fulmine, ad Huntsville non ce ne sono stati molti. Invece a Nashville, in Tennessee, in meno di una settimana ci sono stati 35 morti. E non è ancora cominciata la stagione degli uragani...

Un tornado e un fulmine.


06/04/06    Proposta fantapolitica.
Il conto alla rovescia sta andando avanti velocemente. Fra 20 giorni saremo sull'aereo che attraverserà l'Atlantico, speriamo soltanto che Francesca non ci faccia disperare troppo. Stiamo seguendo a distanza il clima arroventato che stanno vivendo gli Italiani in questa settimana pre-elettorale. Stavo pensando a quanto antiquati siamo ancora, noi del XXI secolo, con le solite Tribune Politiche, comizi, cartelloni, volantini, lettere piene di promesse. Quest'anno qualche candidato ha cominciato ad usare internet come mezzo di propaganda, vedremo se l'elettorato italiano sarà abbastanza evoluto da fare la giusta scelta. Chissà come saranno le elezioni fra 50 o 100 anni? Sicuramente si voterà da casa, per via telematica, utilizzando una firma digitale o una carta d'identità elettronica, ma come saranno le campagne elettorali? Io farei una proposta: si potrebbe utilizzare un programma di simulazione come ad esempio SIM CITY in cui i vari candidati simulano, per esempio a partire da un mese prima delle elezioni, l'intera legislatura. Ogni leader politico interpreterebbe se stesso come se avesse vinto le elezioni e vediamo come si comporterebbe al succedersi degli eventi. Dovrebbe promulgare le leggi che ha promesso all'elettorato, con gli stessi alleati che lui propone, e verrebbe sottoposto a prove difficili come agitazioni sindacali, catastrofi naturali, possibili crisi internazionali, politiche ed economiche. Il programma farebbe un attento esame di ogni azione e reazione ai suoi stimoli ed alla fine ne trarrebbe le conclusioni. Naturalmente al termine di tutto, vissuto in diretta da tutta la popolazione, si andrebbe a votare liberamente.

Francesca ha messo su un po' di ciccetta.


04/04/06    Giornate lunghe.
Ormai non stiamo più nella pelle. Questi ultimi giorni che ci separano dal viaggio in l'Italia sembra che si allunghino a dismisura. Effettivamente le giornate sono più lunghe. Con l'avvento dell'ora legale il sole tramonta tardissimo e sembra che le lancette si muovano più lentamente. Passiamo il tempo a fare shopping, come al solito, e a guardare la TV che pian piano sembra attrarci sempre più, forse perchè la capiamo di più o forse solo perchè ci stiamo abituando alla programmazione americana. Ci sono i soliti tre telefilm con sottofondo di risate (sit-com) che vengono trasmessi tutti i giorni in orario serale da Fox TV (Everybody loves Raymond, Seinfeld e The King of the Queen), e la versione americana di Affari tuoi (copiata dall'Italia una volta tanto) che si chiama "Deal or no deal", trasmessa dalla NBC, che dopo un inizio un po' incerto sta prendendo piede anche qui. Lo sport e i predicatori sono onnipresenti. Le partite di golf sono le più noiose. Come già detto qualche tempo fa, la pubblicità è piuttosto demenziale. I prodotti più pubblicizzati sono le auto (sia le grandi marche sia i piccoli concessionari locali, assolutamente pittoreschi e quasi tutti con cognome italiano), i medicinali (ricordo che la maggior parte di essi si vendono tra gli scaffali dei supermercati) e le infinite catene di fast food, buffet, cibi precotti (McDonald's, Burger King, Sonic, KFC, Arby's, Pizza Hut, Domino's Pizza, Captain D's, Taco Bell, Subway, Hardee's, Outback, Wendy's ... e mille altri), roba che fa ingrassare soltanto a vederla in TV e naturalmente sono molto pubblicizzati tutti i prodotti dietetici. Ormai è tempo di riprendere le racchette e fare quattro scambi a tennis, bisogna scrostare la ruggine dalle giunture!

Di che colore sono gli occhi di Francesca?


01/04/06    Il piccolo Tommaso.
Anche quest'anno per il primo d'aprile non siamo in vena di scherzi. Sembra diventata una bruttissima tradizione, perchè ogni anno iniziamo questo mese con pessime notizie. L'anno scorso se n'è andato il papa, qualche anno fa la mia cara nonna Lucia. Quest'anno abbiamo tristemente appreso che il piccolo Tommaso Onofri è andato a fare compagnia agli altri angioletti. Non crediate che, anche se eravamo tanto lontani, non trepidassimo per la sorte di quel bel bambino di 18 mesi. Noi che abbiamo una bambina stupenda come Francesca, ci immedesimiamo, ma a fatica riusciamo a comprendere quanto possa essere immenso il dolore di un genitore, sapere che il proprio figlio possa aver sofferto tra le mani crudeli e feroci di un essere immondo che non può chiamarsi uomo. Non esiste motivazione, disperazione, psichica o economica che possa giustificare un'azione simile. Era un'anima innocente, che aveva davanti a se una vita intera e qualcuno si è assunto il diritto di negargliela all'improvviso. Ho voluto pubblicare la sua foto al posto della immagine quotidiana di Francesca, perchè i suoi begli occhioni azzurri ci ricordino, ogni volta, quanto possa essere malvagio l'animo umano e perchè rimangano impressi in quelli dei suoi assassini, per tutti giorni della loro squallida vita terrena.

Il piccolo Tommaso Onofri.


 

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